sabato 13 settembre 2008

MAGICO SALVATORE "TOTORE" PENGUE


Pokerstars EPT Day2
News del: 13/09/2008



Ci siamo, con il day 2 parte l’assalto definitivo al tavolo finale di questo Pokerstars European Poker Tour 2008 in terra spagnola. Siamo partiti in più di 600 ed ora ci ritroviamo con un terzo dei giocatori. Chi fra questi riuscirà ad alzare la tanto agognata coppa di cristallo? Lo scopriremo insieme…

Ancora tantissimi i volti noti oggi in gara fra i quali Chad Brown, Glen Chorny, Kruger, Dag Palovic, Jason Mercier, Thierry Van Der Berg, Mark Teltscher e Sorel Mizzi. Ma una particolare attenzione la meritano i nostri 21 cavalieri azzurri ai quali leghiamo i sogni del gradino più alto del podio.

Eccoli qua:

Pasquale Braco Italy 63,900
Luca Giovannone Italy 50,400
Marco Mironti Italy 43,100
Alessandro Lusso Italy 41,400
Alessandro Longobardi Italy 40,900
Pierpaolo Ruscalla Italy 39,800
Francesco Nguyen Italy 35,400
Giuseppe Festa Italy 34,900
Luca Pulzoni Pokerstars qualifier Italy 32,900
Alessandro Minasi Italy 30,900
Daniele Mazzia Italy 28,000
Simone Coppari Italy 25,700
Marcellino Terracciano Italy 20,800
Giorgio Salemi Italy 20,500
Daniele Guidetti Italy 20,300
Roberto Pompei PS qualifier Italy 17,700
Salvatore Pengue Italy 14,000
Bruno Drago Italy 13,700
Mauro Corsetti Italy 13,300
Nunzio Lagana Italy 11,700
Benianmino Speroni Italy 11,700

Ma lasciamo che siano loro a presentarsi:



La giornata non sembra iniziare nel migliore dei modi per i nostri colori. Perdiamo infatti Laganà con A-9 contro A-K, Salemi con A-6 contro 5-5, Nguyen, Giuseppe ‘Spider’ Festa, Drago con A-J vs Q-Q e Guidetti il quale, ormai short, manda i pochi resti con 4-4. Viene chiamato da un avversario con A-Q. Donna al river e player out!

Ma con il passare del tempo le nostre sorti sembrano mutare… Dapprima Ruscalla vola a 130,000 chips con A-A contro K-K seguito da Braco che porta a casa un bel piatto uncontested contro il chip leader. Poi Beniamino Speroni fa addirittura un triple up. Dal bottone manda i resti, 12.800, con Lo chiamano sia lo small blind con J-J che il big blind con 10-10. Ma il board gli regala un asso che vale il piatto.

Bene anche Salvatore Pengue che da UTG vede il buio con In tre al flop, scendono le community cards Una doppia per Salvo che ora deve giocarsela di fino. L’avversario sullo SB betta 4,200, il BB folda e Pengue rilancia a 9,400, lo SB chiama. Scende il turn check per entrambi. Il river è un lo SB punta 14,500 e Salvo chiama. L’oppo ha anch’esso una doppia con ma quella di Pengue è più alta e Salvo si porta intorno alle 100,000 chips.

Ma il tempo delle brutte notizie non è ancora finito. Fuori altri due italiani, si tratta di Bernasconi con 3-3 vs 5-5 e Minasi che, su un piatto rilanciato, va all-in in bluff su un flop con un K. Lo chiama l'oppo con A-K, solo A-5 per l'italiano che abbandona l'EPT.

E cominciamo a vedere i nostri “a sei cifre”. Da UTG+1 un giocatore raisa a 8,600, chiama l’UTG+2 ma Mazzia, dal BB, rilancia a 25,500 per un fold generale che gli permette di sfondare quota 200,000 chips. Ma non è finita… Ancora Mazzia elimina il bubbleman (giocatore in bolla) per poi salire a 380,000. Dopo una battaglia di raise e contro raise preflop, Mazzia e l’avversario finiscono all-in rispettivamente con A-Q e 10-10. Al flop scendono sia un asso che una donna e Daniele Mazzia quasi raggiunge quota 400,000 chips!!

Inizia la zona ITM (giocatori a premio) e, dei nostri, ce ne sono ben dieci ancora dentro.

Termina la giornata con due ultime eliminazioni per i nostri colori: fuori Pompei e Braco. Il Cutoff rilancia 22,000 su bui 2,500/5,000, Braco dal bottone re-raise/all in. Il CO non vuole neanche sapere quante sono le sue chips e chiama istantaneamente. Braco K-Q e l’oppo A-K Board neutro e 14,900 euro per l’azzurro.

Alla fine di questo day2 ecco i nostri connazionali ancora in gara:

Daniele Mazzia 374,000
Pierpaolo Ruscalla 123,500
Claudio Cecchi 120,500
Salvatore Pengue 105,500
Alessandro Longobardi 102,000
Alessandro Lusso 70,500
Mauro Corsetti 64,500
Beniamino Speroni 59,000

lunedì 9 giugno 2008

Antonio "The Magician" Esfandiari




Amir, il nome di Antonio Esfandiari alla nascita, e' nato a Teheran in Iran l’8 di dicembre (non, non state leggendo male, la data di nascita di Antonio e' infatti sconosciuta agli addetti ai lavori). La sua famiglia emigro' negli States quando Antonio aveva sei anni per consentire a lui e a suo fratello Pasha di vivere una vita migliore.

La famiglia Esfandiari si stabilì in California a San Jose, e si trovò in difficoltà perchè suo padre parlava poco o niente di inglese, mentre Antonio e suo fratello a causa della giovane età conoscevano solo il Farsi, la lingua parlata in Iran. Il padre di Antonio cercò in tutti i modi di venire incontro alle difficoltà della sua famiglia e si prodigò per dare ai suoi figli un’ottima educazione. Le cose si complicarono quando la madre di Antonio lasciò il padre per far ritorno in Iran. Tuttavia si persero di coraggio, potendo anche contare sull’aiuto della nonna paterna.

La scuola era difficile per Antonio e suo fratello, anche se la loro conoscenza linguistica migliorava costantemente. Da piccoli i fratelli Esfandairi erano presi in giro dai loro coetanei per i loro tratti mediorientali e per la loro pronuncia, decisero così di modificare e americanizzare i propri nomi per annullare le differenze con gli altri bambini, Amir diventò Anthony e Pasha cambiò nome in Paul.

A undici anni, Antonio ottene un lavoro come telemarketer, che gli faceva guadagnare abbastanza soldi per comprarsi vestiti alla moda e uscire con i suoi primi amici.

A sedici anni lavora come cameriere e proprio nel ristorante dove lavora, conosce un bartender (un barista che fa evoluzioni con le bottiglie) che gli insegna i primi trucchi con le carte. Antonio ne rimane folgorato e comincia a comprare libri e videocasette per imparare sempre nuovi trucchi. Nei primi tempi si esercita nel locale dove lavora, intrattenedo i clienti, per poi diventare un vero e proprio prestigiatore animando i party in cui è ingaggiato. Decide anche di cambiare il suo nome da Anthony all’attuale Antonio, perchè lo reputa più mistico per il suo nuovo lavoro. La sua vita cambia, la nuova carriera di mago lo porta a stare fuori fino a notte tarda e a lavorare a orari impensabili, così decide di lasciare la casa di suo padre a diciassette anni, per stabilirsi con il suo migliore amico.

A diciannove anni accompagna un suo amico in una card room di San Jose. L’amico di Antonio è impegnato in un torneo, mentere lui si siede ad un tavolo di Texas Hold’em No Limit. Come era successo con la magia Antonio subito si innamora del gioco del poker e cerca di imparare il più possibile per riuscire a diventare un professionista e far soldi con le carte. Il lato che più lo affascina è la capacità che hanno i giocatori più navigati di bluffare a loro piacimento.

Antonio comincia a giocare ai tavoli cash e a tornei con un piccolo buy-in, tanto da riuscire ad accumulare un discreto bankroll per prendere parte al Main Event delle WSOP a Las Vegas. Giocando ai tavoli dei Casino della "Mecca del gioco d’azzardo", decurtò considerevolmente il suo conto in banca. In una mano al tavolo conobbe Phil Laak e subito i due divennero amici. Phil consolò Antonio per la disastrosa trasferta in Nevada, consigliandoli come tenere a freno la sua foga e avere una migliore gestione delle oscillazioni del proprio bankroll. Facendo tesoro dei consigli del suo amico pro, tornò a San Jose deciso a fare il bello e cattivo tempo ai tavoli delle card room della sua città e a diventare un maestro della strategia di gioco.

Nel 2002 Antonio prende parte al suo primo torneo del World Poker Tour a San Francisco giungendo fino al tavolo finale del Main event, calssificandosi al terzo posto e portando a casa un premio di $44,000. L’ottimo risultato ottenuto e la sua faccia che a detta di tutti bucava senza dubbio il video, lo fecero diventare una star del circuito.

Nel 2004 la sua maggiore affermazione: primo al L.A. Poker Classic al Bicycle Casino con la super vincita di $1,399,135. Non contento il giorno dopo, praticamente senza dormire, prese parte al Wpt Invitational giungendo sesto. Antonio è diventato un simbolo del poker nel mondo, grazie anche al successo che riscuote presso il gentil sesso, catturato dal suo fascino mediorientale.

Antonio nel 2004 torna a Las Vegas per le WSOP e vince il braccialetto nel Pot Limit Holdem e ripensa a come in due anni la sua vita da giocatore di poker sia cambiata. Appena due anni prima il suo bankroll era praticamente in rosso, mentre ora è un giocatore affermato e soprattutto vincente. L’unico neo che restava nella vita di Antonio era la reticenza che aveva il padre verso la sua vita da professionista del poker, così un giorno decise di portarlo con sé al tavolo da gioco, per fargli capire che lui non era affatto un malato d’azzardo, ma un giocatore meticoloso e attento.

Il padre restò favorevolmente impressionato, quando vide con quale facilità Antonio riusciva a leggere le carte dei suoi avversarie a sbaragliarli al tavolo.

Full Tilt a Roma Estate 2008

Full Tilt a Roma Estate 2008




L'estate del Texas Hold'Em riparte dalla Capitale. Come nella scorsa edizione, che vide partecipare più di 10.000 persone nell'arco dell'intera manifestazione, anche quest'anno Roma Estate avrà uno spazio interamente dedicato al gioco del poker. La location prescelta è la stessa dello scorso anno: il Foro Italico, ingresso largo De Bosis.

"Lo scopo dell'evento - spiega Stefano Fiore, volto noto del poker sportivo e Presidente dell'associazione 'Texas Hold'Em Roma' - è innanzitutto quello di dar vita ad un'occasione di divertimento la quale possa coinvolgere tutti gli appassionati di questa variante, oramai in ascesa nel nostro Paese, e divenuta un fenomeno mediatico di ingenti proporzioni. Ma anche divulgare, in modo corretto il poker sportivo e le sue regole".

Sono molti i tornei previsti per l'occasione, tutti con buy-in dai 5 ai 10 euro "questo permetterà ad appassionati e curiosi di passare una serata di divertimento sportivo senza spendere cifre esorbitanti". Nonostante la legislazione italiana non consenta vincite in denaro non mancheranno, per i vincitori, premi come crociere, materiale tecnologico...

Sponsor ufficiale dell'evento sarà la poker room Full Tilt Poker la quale ha annunciato la partecipazione di due grandi campioni del suo team: Dario Alioto e Marco Traniello che giocheranno ai tavoli verdi insieme a tutti coloro che interverranno per l'occasione.

lunedì 10 marzo 2008

2° Praga poker Open 18/21 Aprile


A) €1100 = torneo da €400+aereo A/R da Roma o Milano+Hotel 5 stelle+ ristorazione completa+spostamenti e servizi

B) € 1300= torneo da 200€+torneo 400€ +aereo A/R da Roma o Milano+ Hotel+ ristorazione completa+spostamenti e servizi


C)€1400=torneo da €400+torneo da €200+torneo da 100€ R.+aereo A/R da Roma o Milano+hotel +ristorazione completa+spostamenti e servizi(visita guidata alla citta,giorno e notte)

N.B. i prezzi dei pacchetti sono validi sino al 1° di marzo,dopo potrebbero subire degli aumenti in base al cambio delle tariffe aeree

Ps: Per i player non interessati al ticket completo, ma che vogliono prenotare solo il buyin al torneo, possono contattarci in via privata per la preiscrizione.

per info ROBY S,NOODLES,VERNAGO
EMAIL robys@demoprovincia.it o noodles.asso@email.it
vernago@praga360.it
Per i responsabili di circolo che volessero effettuare i satelliti ottimi incentivi,per info contattateci in mp su assopoker o tramite e-mail
satelliti su pokerdassi a partire dagli inizi di febbraio

martedì 4 marzo 2008

Un po' di storia... nascita del POKER SPORTIVO!

Le origini del gioco del poker sono tuttora oggetto di dibattito. Assomiglia molto a un gioco persiano ed è stato probabilmente insegnato ai colonizzatori francesi di New Orleans dai marinai persiani. Il nome deriva, probabilmente, dal termine francese poque (ingannare), che deriva a sua volta dal tedesco pochen. Non è chiaro se il Poker derivi direttamente da giochi con quei nomi, tuttavia viene considerato un insieme di tutti questi giochi che ne hanno influenzato lo sviluppo fino al poker che conosciamo ai giorni nostri.

La piu antica testimonianza si ha dall'attore inglese Joseph Crowel, che lo segnala nel new orleans, giocato con un mazzo di 20 carte e da 4 giocatori che scommettono su chi ha la combinazione vincente. Il primo libro è di Green Jonathan H., An Exposure of the Arts and Miseries of Gambling (G.B. Zieber, Filadelfia, 1843) che ne descrive la diffusione da li fino al mississipi dove il gioco era un comune passatempo.

Subito dopo questa diffusione si inizia ad usare il mazzo inglese con 52 carte e si ha l'introduzione del colore. Durante la guerra civile americana si hanno numerose aggiunte e le prime varianti del gioco, draw poker e Stud poker), seguite da numerose altre come il Low ball (variante in cui vince il punto più basso) o lo split pot (variante in cui a vincere il piatto sono 2 o piu giocatori. La diffusione del gioco negli altri continenti è attribuito ai militari americani.

La nuova modalità di gioco, torneo o POKER SPORTIVO, comincia a diffondersi nei casino americani dopo il primo WSOP (Mondiale di poker che si svolge tutti gli anni a Las Vegas) e di li a poco si ha anche l'uscita dei primi libri di strategia.

In america la popolarità del POKER SPORTIVO ha un'impennata senza precedenti durante i primi anni del ventunesimo secolo con l'avvento del poker on line e l'invenzione della telecamera per le carte coperte utilizzata durante i maggiori eventi, che ha contribuito a far diventare il gioco uno sport spettacolare. Gli spettatori possono ora comprendere l'azione dei giocatori e seguire i maggiori eventi trasmessi, come il WSOP o il WPT (world poker tour), che hanno riscosso enorme successo nella tv satellitare e via cavo. Questa tendenza sta avendo riscontro anche in europa in cui l'EPT è giunto alla sua terza edizione contribuendo all'esponenziale diffusione a cui stiamo assistendo anche in Italia dove sono nate le prime associazioni di POKER SPORTIVO.

La formula di gioco utilizzata in questi casi è quella del TORNEO: il giocatore paga l'iscrizione e riceve in cambio fiches "virtuali" con le quali gioca. Finite le fiches il giocatore è eliminato. Gli ultimi ad essere eliminati sono (ovviamente in ordine inverso) i primi classificati del torneo, e si dividono in genere i soldi del montepremi (alimentato dalle iscrizioni).

Negli ultimi anni il WSOP, WPT e l'EPT hanno avuto una notevole crescita anche grazie ai numerosi satelliti organizzati on line, i quali permettono a chiunque di accedere a questi eventi che una volta erano prerogativa di pochi a causa dei costi molto elevati. I campioni del mondo del 2003 e 2004, rispettivamente Chris Moneymaker e Greg Raymer

lunedì 3 marzo 2008

SUPER DARIETTO!!



Dario Minieri è indubbiamente uno dei giocatori italiani di poker più conosciuti e negli ultimi tempi il suo successo ha visto una vera e propria impennata. All’età di 16 anni ha scoperto il gioco Magic: The Gathering e subito ha capito di avere le carte in regola per diventare un campione. I genitori di Minieri non erano particolarmente ricchi, ma il suo talento a Magic gli ha permesso di viaggiare molto per giocare. Fu proprio durante uno di questi numerosi viaggi per disputare un torneo di Magic che un amico fece conoscere a Dario PokerStars. La nuova passione avrebbe rapidamente conquistato Dario e lo avrebbe condotto in viaggi ancora più interessanti e remunerativi.

Dario ha iniziato a giocare all’età di 18 anni, cimentandosi in partite heads-up a limiti bassi. Di lì a breve sarebbe diventato una leggenda di PokerStars. Grazie alla sua passione smisurata per il poker, Minieri è stato il primo giocatore di PokerStars a conquistare una Porsche con i Frequent Player Points. Nell’arco di un paio di anni, Minieri si è trasformato da giocatore professionista di Magic in una delle stelle più conosciute e rispettate di PokerStars.

Dario è riuscito a confermare il suo successo online anche nei tornei dal vivo. Nel 2006 si è piazzato terzo nella tappa di Baden dello European Poker Tour, in Austria. Nel 2007 ha brillato alle World Series, arrivando fra i primi 100 nel main event. In due soli anni di tornei dal vivo Minieri ha guadagnato $300.000, che vanno ad aggiungersi ai soldi vinti online. Minieri, che è entrato a far parte del Team PokerStars Pro, sta partecipando a numero sempre maggiore di tornei e, al tempo stesso, ce la sta mettendo tutta per riuscire a ottenere una Aston Martin con i Frequent Player Points che sta accumulando.

Dario Minieri gioca su PokerStars con il nome ‘Dariominieri’.